Incentivi per il risparmio energetico: c’è anche il CONTO TERMICO!

Pochi lo conoscono, ma il CONTO TERMICO è molto conveniente e non meno interessante degli altri incentivi oggi disponibili.

A differenza delle detrazioni IRPEF legate agli interventi di risparmio energetico, il CONTO TERMICO prevede l’erogazione da parte del GSE di un contributo direttamente sul conto corrente di chi effettua l’intervento. L’erogazione può avvenire in 1 rata unica, o in più rate annuali in un periodo massimo di 5 anni. Il conto termico può quindi essere vantaggioso per chi non ha capienza IRPEF o per chi voglia recuperare l’incentivo in un tempo minore rispetto ai 10 anni previsti dalle detrazioni IRPEF.

Per i privati, il contributo può essere richiesto per gli interventi che riguardano l’impianto termico ma non gli interventi che riguardano l’efficientamento dell’involucro dell’edificio. Per le pubbliche amministrazioni, gli interventi incentivabili ricadono in una casistica molto più ampia e includono anche, per esempio, opere di coibentazione o installazione di sistemi di schermatura/ombreggiamento.

Per meglio capire come funziona questo interessantissimo incentivo, facciamo l’esempio in cui un privato cittadino voglia sostituire la sua vecchia caldaia a gas con una caldaia a biomassa (ma si potrebbe anche pensare ad una pompa di calore, o a un sistema ibrido pompa di calore/caldaia a condensazione).

Per semplicità e facilità di comprensione dell’esempio, considereremo di sostituire la vecchia caldaia a gas con una nuova caldaia a biomassa di pari potenza.

Ipotesi:

- Villetta con impianto a radiatori con valvole termostatiche, zona climatica E (per es: Torino).

- vecchia caldaia a gas. Potenza  nominale Pn=30kW

- nuova caldaia: caldaia a pellet. Potenza nominale Pn=30kW

Per poter accedere all’incentivo:

-         il generatore dovrà rispettare i requisiti indicati dal GSE (sul sito del GSE si può trovare l’elenco di tutti i generatori che rispettano tali requisiti e che quindi possono accedere al conto termico. Qui trovate l’elenco).

-         Occorrerà installare un accumulo di acqua tecnica per limitare il numero di accensioni e di spegnimenti del generatore. In certi casi, l’accumulo presente a bordo del generatore e fornito dal costruttore può essere sufficiente.

Costo intervento: 7000,00 euro (costo indicativo che dipende ovviamente dal generatore scelto e dalle peculiarità dell’intervento)

Il valore dell’incentivo si calcola secondo la formula indicata sul sito del GSE:

Ia,tot = Pn x hr x Ci x Ce = 30 x 1700 x 0.045 x 1,5 = 3442,50 euro

I coefficienti indicati nella formula sono tabellati nell’allegato al Decreto Interministeriale del 16.02.16.

Poiché l’importo totale dell’incentivo è inferiore a 5000 euro, il GSE lo potrà erogare in un’unica soluzione entro l’ultimo giorno del mese successivo al bimestre in cui ricade la data di accettazione della scheda-contratto da parte del soggetto responsabile (soggetto richiedente).

Spesa finale: 7000,00-3442,50= 3557,50 euro.

Per gli altri tipi di intervento si segue lo stesso principio ma cambiano leggermente le formule per il calcolo dell’incentivo.